Caffè Ghengò

Cafè Ghengò è una parentesi di intimità in forma di “prosa-emozionale” dove realtà e immaginazione si intrecciano come un filo colorato che appare e scompare all’interno dei vari capitoli. Il ritmo fluido degli avvenimenti si alterna con quello sincopato dei pensieri donando al racconto un’aura surreale di matrice pittorica e visionaria. Con l’escamotage narrativo legato al luogo fisico del bistrò, l’autrice usa gli “pseudo” protagonisti, Ludovica e Pino, come punti di “repere” di una serie di eventi nei quali l’emozione è il vero leit motiv. Le emozioni dei personaggi scaturiscono da immagini che a loro volta prendono forma dalla parte più profonda e visionaria dell’autrice. Un libro che trasporta il lettore nell’intensità del proprio sentire.

Silvia Bove - Giovane scrittrice romana, pubblica il suo primo romanzo nel 2019, Non perdere la testa (Aracne). Nello stesso anno vince il concorso Luccautori “Racconti nella rete” con il racconto breve Coriandoli edito da Castelvecchi. È un’educatrice professionale di comunità, appassionata di chitarra, batteria e pittura ma il suo rapporto con la scrittura è una necessità. Come dice l’autrice stessa: “Scrivo per urgenza, per macinare chilometri di sogni che incontrano la realtà”.